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IL GIORNO DELLA MEMORIA
VEDRAI CHE E' BELLO VIVERE
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Comune di Cigliano
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Ass. Cult. Laboratorio della Fabula
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Questi i versi di una poesia scritta nel 1941 da un ragazzo ebreo
rinchiuso nel ghetto di Terezin.
Performance teatrale dei ragazzi del Laboratorio Teatrale della Fabula di Cigliano
Regia di Patrizia Becchio e Fabrizio Stasia
23 e 25 gennaio 2010 Cigliano (Vc)
Mostra fotografica
Razzismo – il colore della discriminazione
a cura di Amnesty International - Gruppo Italia 093 Vercelli
dal 24 gennaio al 27 gennaio, ore 16.00 -19.00
Cigliano (Vc)
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I ragazzi del Laboratorio teatrale di Cigliano hanno oggi più o meno la stessa età dei ragazzi di allora e grazie all'esperienza del teatro si chiedono cosa sono i DIRITTI e come si può pensare di preservarli.
Questa è una parte della lettera inventata, creata dai ragazzi durante il laboratorio pensando a quello che un NONNO o un BISNONNO potrebbe lasciare come insegnamento al proprio nipote:
...Questo che hai trovato è un vecchio gioco ! Ricorda il gioco dell'oca, io l'ho costruito per te! Ogni casella rappresenta un motivo giusto per vivere, un modo, forse IL MODO per dare dignità e senso alla nostra vita, è vecchio ma nuovo allo stesso tempo, è dolce e amaro, porta i segni di grandi sconfitte ma testimonia importanti vittorie ed è semplicemente... GIUSTO. La dichiarazione universale dei DIRITTI UMANI!
...Gioca! Il gioco è il miglior modo che hai per imparare e fare esperienza, per avvicinarti alla realtà senza perdere la dote migliore di ogni fanciullo: la fantasia. Coltivala, la tua creatività non sai quanto ti è cara compagna, nutrimento per la mente...infinita speranza.
Gioca con i tuoi fratelli, i tuoi amici , grandi e piccoli e giocando impara e ricorda...la memoria è un dono da coltivare per migliorarsi... e allora vedrai che è bello vivere!
ED ECCO IL GIOCO DEI DIRITTI CON ALCUNI DEGLI ARTICOLI DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRTTI UMANI RIVISITATI DALLA CREATIVA INTERPRETAZIONE DEI RAGAZZI.
POESIA FINALE PRIMA DI ABBATTERE IL MURO DELL'INDIFFERENZA E COSTRUIRE LA TORRE DELLA SOLIDARIETA':
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I BAMBINI GIOCANO
di Bertold Brecht
I bambini giocano alla guerra.
E' raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai "pum" e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
E' la guerra.
C'è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura. |
MOSTRA FOTOGRAFICA
RAZZISMO – IL COLORE DELLA DISCRIMINAZIONE
a cura di Amnesty International - Gruppo Italia 093 Vercelli
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La discriminazione è un attacco al cuore del principio fondamentale che i diritti umani spettano a ciascun essere umano, senza distinzione.
Il diritto a non essere sottoposti a forme di discriminazione è sancito dai più importanti accordi di diritto internazionale.
Ogni singola violazione dei diritti umani che Amnesty International denuncia da oltre quarant’anni può essere considerata un prodotto della discriminazione.
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La discriminazione incombe sulla vita quotidiana di centinaia di milioni di persone: lo fa ogni volta che una preferenza, una esclusione, un pregiudizio o una restrizione per motivi di origine etnica o nazionale, di status sociale o economico, di colore, genere, orientamento sessuale, lingua, religione, cultura, opinione politica produca l’effetto di annullare o indebolire il riconoscimento, la capacità di godere o di esercitare tutti i diritti e le libertà da parte di ogni persona, su basi di parità. |
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per info: labfab.segreteria@gmail.com
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